La produzione di biometano è una delle fonti di energia rinnovabile che potrebbe cambiare le sorti del futuro energetico del nostro Paese. È difatti un ottimo esempio di come ridurre le spese in bolletta con enormi benefici sia in termini ambientali che economici. Il biometano è utilizzabile tanto a livello industriale quanto per uso domestico e consente perciò di ridurre le importazioni a fronte delle economie locali.
Dopo il terzo convegno nazionale di Legambiente sul biometano, svoltosi a Bologna nella sede del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), si è deciso di sviluppare gli appositi impianti a biogas in Italia. È stato stimato infatti che in pochi anni, circa nel 2030, il biometano potrà coprire più del 10% dei consumi annuali di gas naturale sul suolo nazionale.
Facciamo una breve panoramica sulla questione: dalla produzione alla centrale biometano e alle centrali biogas.
Perché produrre biometano in Italia
La produzione di biometano in Italia avvierebbe il Paese alla transizione energetica rinnovabile, verso la strada del green, ovvero l’energia pulita. Il biometano infatti si ottiene dalla materia di scarto come le biomasse agricole, agroindustriali o dalla frazione organica dei rifiuti solido urbani (FORSU). In tal modo si riducono i tempi di produzione e al contempo l’impatto ambientale.
Inoltre, è:
- Flessibile, in quanto può essere usato sia come carburante per i trasporti che nelle industrie o gli ambienti domestici;
- Programmabile, dato che può essere immesso nella rete nazionale sfruttando le infrastrutture a gas esistenti;
- Efficiente e green, poiché la biomassa residua sottoposta a digestione anaerobica è un buon fertilizzante
Biogas, l’energia della natura
Partendo dal biogas, il frutto della fermentazione batterica in anaerobiosi di materiali provenienti dai rifiuti organici, si ottiene il biometano. Il nostro Paese ad oggi ne è il terzo produttore: sono infatti oltre 1500 gli impianti a biogas in Italia che contribuiscono alla riduzione graduale dell’inquinamento a vantaggio dell’ecosistema e conseguentemente degli esseri viventi.
Il processo deve avvenire in un ambiente ottimale (con una temperatura tra i 35 e i 55 gradi) e richiede un periodo lungo (lmeno un mese per un processo efficiente).
Come sono costituiti gli impianti di biogas
In generale, gli impianti a biogas sono costituiti da:
- Serbatoi in cui la biomassa, dopo essere stoccata, viene miscelata e pretrattata per passare poi alla fase di fermentazione;
- Fermentatori aerobici ermeticamente chiusi e coibentati per la produzione del biogas;
- Un serbatoio di stoccaggio per i materiali residui della digestione;
- Un serbatoio di stoccaggio del biogas, da cui poi viene prelevato per essere impiegato come combustibile in una centrale a biogas
Il futuro energetico con il decreto sul biometano
Entrato in vigore, il nuovo decreto sul biometano mira a dare un concreto sviluppo ed integrazione del sistema energetico green sul suolo italiano entro il 2020 con una netta crescita della rete di costruttori di impianti biogas in Italia.
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